Scuola ed economia: videoregistrazione del convegno sulla soluzione alla comune crisi

Modena, 3 maggio 2017
Gilda degli Insegnanti di Modena

“Scuola ed economia: alla ricerca della soluzione alla comune crisi”

Relatori:
Alberto Bagnai, docente presso l’Università di Chieti-Pescara e fondatore dell’associazione a/simmetrie, autore de “Il tramonto dell’euro” e “L’Italia può farcela” (sito personale);
Claudio Celani, giornalista dell’Executive Intelligence Review e vicepresidente del Movimento Solidarietà;
Enzo Pennetta, docente, saggista e autore di Critica Scientifica.

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Scuola ed economia: alla ricerca della soluzione alla comune crisi

Gentili colleghi,

vi invitiamo a un’assemblea in orario di lavoro il 3 maggio 2017, dalle 10:30 alle 13:30, che sarà nella forma di un convegno sul tema “Scuola ed economia: alla ricerca della soluzione alla comune crisi”.

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Investimenti pubblici miliardarî nella scuola, allo studio in Germania

Un nuovo studio tedesco mostra che gli investimenti pubblici non solo migliorano la produttività, l’occupazione e il reddito delle famiglie, ma anche i conti dello Stato. Le conclusioni dello studio sconfessano il regime dell’UE del pareggio di bilancio e l’ostinazione del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble per l’austerità, perché afferma esplicitamente che questi risultati si ottengono con un iniziale indebitamento.

Per quanto riguarda le scuole e le scuole d’infanzia, lo studio calcola un gap di 4 milioni di posti nelle strutture a tempo pieno dai 3 ai 18 anni. Riempire il gap costerebbe sei miliardi all’anno e un investimento una tantum di venti miliardi. Il governo potrebbe mettere a bilancio la spesa con dieci miliardi nei primi cinque anni e sei negli anni successivi.

Il programma avrebbe due effetti economici diretti, secondo gli autori: primo, l’aumento dei livelli di istruzione risulta in un aumento differito della produttività e un’espansione dell’occupazione; secondo, esso crea posti di lavoro immediatamente nel sistema scolastico e anche sgravando i genitori che, non dovendo più accudire i figli, possono entrare nel mercato del lavoro. Continua a leggere

Nessun sacrificio! Separare le banche e salvare la scuola

Un disegno di legge reintroduce il principio della separazione bancaria.
Esso merita l’attenzione di tutte le forze politiche e sindacali e un pieno sostegno popolare.

Flavio Tabanelli

Fonte: http://www.gildacentrostudi.it/news/dettaglio.php?id=38

Da oltre tre anni subiamo misure finanziarie d’emergenza che non contrastano le cause della crisi. Sempre più persone, infatti, cominciano a dubitare della loro efficacia; intuiscono, anzi, che esse aggravano la malattia, che accorciano la vita del malato.

A che cosa serve, infatti, l’austerità? Per quale fine sono state fatte le liberalizzazioni? Contrariamente alle promesse, in vent’anni di tempo non hanno creato posti di lavoro e, in generale, hanno portato a vertiginosi aumenti dei costi dei beni e dei servizi interessati. A che serve ridurre le garanzie costituzionali, se questa riduzione è così profonda da minacciare addirittura l’esistenza del popolo e della sua cultura?
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